Un dispositivo tecnologico che blocca l’avvio del veicolo in presenza di alcol nel respiro del conducente.
Matteo Salvini, in qualità di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha firmato un decreto ministeriale che introduce l’obbligo di installare il dispositivo alcolock per tutti i conducenti che sono stati sanzionati per guida in stato di ebbrezza. Questa misura si applica soprattutto ai recidivi, con l’obiettivo di prevenire il rischio di incidenti causati dalla guida sotto effetto di alcol. L’alcolock è un sistema elettronico che impedisce l’avviamento del veicolo se il tasso alcolemico rilevato supera il limite stabilito dalla normativa italiana.
Che cos’è l’alcolock e come funziona?
L’alcolock è un dispositivo dotato di un sensore che misura il tasso alcolemico del conducente attraverso l’analisi del respiro. Prima di poter accendere il motore, il guidatore deve soffiare in un boccaglio collegato al sistema. Se il tasso alcolemico rilevato supera il limite legale, il sistema blocca l’avviamento del veicolo, impedendo così la guida in stato di ebbrezza.
Il dispositivo è progettato per resistere a eventuali tentativi di manomissione e può essere dotato di sistemi di monitoraggio per verificare che il conducente sia effettivamente chi si trova al volante. L’alcolock deve essere installato su veicoli di conducenti sottoposti a misure restrittive in seguito a sanzioni per guida in stato di ebbrezza, secondo le indicazioni contenute nel decreto.
Perché è stato introdotto questo obbligo?
L’introduzione dell’alcolock obbligatorio nasce dalla necessità di contrastare la guida sotto effetto di alcol, una delle principali cause di incidenti stradali gravi e mortali in Italia. Le statistiche mostrano come una quota significativa di sinistri con esiti fatali sia legata all’assunzione di bevande alcoliche da parte dei conducenti.
L’obbligo si rivolge in particolare ai conducenti recidivi, cioè a chi ha già ricevuto sanzioni per guida in stato di ebbrezza. L’installazione del dispositivo mira a ridurre la possibilità che queste persone possano nuovamente mettersi alla guida in condizioni di alterazione dovuta all’alcol, offrendo una barriera tecnologica al verificarsi di tali situazioni.
Cosa prevede la normativa riguardo all’alcolock?
Secondo il decreto ministeriale firmato da Matteo Salvini, i conducenti condannati per guida in stato di ebbrezza devono dotare i propri veicoli del dispositivo alcolock per un periodo stabilito dal giudice o dalla normativa vigente. La legge prevede controlli periodici per assicurare il corretto funzionamento del dispositivo e la manutenzione necessaria per mantenere l’efficacia del sistema.
Inoltre, sono definite procedure per la gestione dei dati raccolti dal dispositivo, che riguardano principalmente la verifica del corretto utilizzo e la prevenzione di manomissioni. La normativa si occupa anche degli aspetti amministrativi e delle sanzioni previste in caso di mancata installazione o di alterazioni del dispositivo.
Come si inserisce questa iniziativa nel contesto europeo?
L’Italia segue l’esempio di diversi paesi europei che hanno introdotto l’alcolock come misura obbligatoria per prevenire la guida in stato di ebbrezza. Paesi come Francia, Belgio, Finlandia e Svezia hanno già adottato normative analoghe che prevedono l’installazione del dispositivo per conducenti a rischio o recidivi.
Questa misura è in linea con le raccomandazioni di organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che considera l’alcolock uno strumento efficace nella prevenzione degli incidenti stradali legati all’alcol. Il decreto italiano contribuisce quindi ad armonizzare la normativa nazionale con le best practice europee e internazionali in materia di sicurezza stradale.